1° MARZO 2010: L’ITALIA SENZA MIGRANTI
RIVENDICHIAMO I NOSTRI DIRITTI, INSIEME LO POSSIAMO FARE
E se per un giorno chi lavora ed è invisibile, nelle cucine dei ristoranti, nei bar, nei magazzini, nel silenzio delle case, si fermasse all’improvviso?
Se tutte e tutti noi, che viviamo con lavori precari, senza nessun tipo di riconoscimento previdenziale, che spesso ci versiamo i contributi da soli; noi che abbiamo anche un titolo di studio, ma nessuno lo riconosce; noi che siamo viste e visti come pericolo e allo stesso tempo sfruttati come una risorsa; noi che ci sentiamo dire "oggi non lavori più, non ti pago". Noi ricattati.
Che succederebbe se noi, proprio tutte e tutti noi a un certo punto incrociassimo le braccia?
Il primo marzo 2010 sarà una giornata di mobilitazione nazionale, il primo passo verso la costruzione comune di uno sciopero diffuso e generalizzato che veda in prima fila i lavoratori e le lavoratrici migranti in questo Paese.
Molte e molti di noi infatti non possono scioperare, perché lavorano in nero, non hanno il permesso di soggiorno o hanno paura di perdere il lavoro. Ma questa giornata potrebbe essere l’occasione per dare un segnale del fatto che esistiamo.
Non andare al lavoro, non consumare, organizzarsi nei luoghi in cui viviamo e lavoriamo.
Non pensiamo che il lavoro precario e senza diritti sia solo quello che facciamo noi migranti: in Italia, ci sono migliaia di lavoratori e lavoratrici, non importa se italiani o immigrati, che vengono sfruttati in tutti i modi possibili, pagati 3,50 all’ora; senza un contratto; con il rischio di dover lavorare anche dodici ore e ritrovarsi senza un braccio, feriti o addirittura di perdere la vita.
Pensiamo che dobbiamo smettere di accettare di essere considerate e considerati come una merce. Tutti.
Per tutto questo oggi dobbiamo lottare insieme perché questo governo riconosca i nostri diritti come cittadini italiani; vogliamo il riconoscimento del nostro lavoro e del nostro grado di studio, anche se proveniamo da un altro paese. Vogliamo che i nostri figli nati in Italia abbiano la cittadinanza.
Mettiamoci tutta la nostra forza e lottiamo! Solo così ci fermeremo alla felicità.
ore 10:00 PROTESTA di fronte all’INPS per le pensioni, via dell’Amba Aradam 5
ore 17:00 MANIFESTAZIONE, partenza da piazza di Porta Maggiore
r.a.p@autistici.org
http://rap.noblogs.org
Tutti i martedì sportello legale gratuito al Volturno Occupato, Via Volturno 37
RECLAMEMOS NUESTROS DERECHOS, JUNTOS LO PODEMOS HACER
Si todas y todos nosotros, que vivimos con trabajos bajos, sin ningun tipo de reconocimiento proveniente, que siempre pagamos los contributos de nuestra cuenta ; nosotros que tenemos un titulo de estudio, pero sin reconocimiento; nosotros que somos vistos como unos delincuentes, y que al mismo momento somos explotados ; nosotros que sentimos decir "hoy no trabajas mas, y no te pagamos".
Que sucederia si nosotros, propiamente todas y todos nosotros a un cierto punto cruzaramos los brazos?
El primero de marzo sera un dia de movilizacion nacional, sera el primer paso en direccion de construir comunmente de un paro difundido y generalizado, que vera en primera fila a los trabajadores y trabajadoras emigrantes en este pais.
Muchas y muchos de nosotros en verdad no podemos hacer un paro, porque trabajamos en negro, no tenemos el permiso de estar en Italia o tenemos miedo de perder el trabajo.
pero este dia puede ser la ocacione para dar una senal de la realizacion que estamos aqui.
No ir al trabajo, no hacer gastos, organizarnos en nuestro sitios de trabajo, sitios de vivienda.
No pensamos que el trabajo bajo y sin derecho sea solo ese que hacemos nosotros los emigrantes: en Italia, que somos millones de trabajadores y trabajadoras, no nos importa si seamos italianos o emigrantes que venimos siendo explotados en todos los modos posibles, pagados a 3,50 euros la hora; sin ningun contrato de trabajo; con el riesgo de estar trabajando aunque 12 horas y encontrarnos sin ningun brazo, heridos o tambien con la posibilidad se perder la vida.
Pensemos que devemos dejar de aceptar, de ser considerados y consideradas como una mercaderia. Todos nosotros.
Por todo eso hoy devemos luchar juntos, porque este gobierno reconosca nuestros derechos como unos ciudadanos italianos; queremos el reconocimiento de nuestro trabajo; y de nuestros grado de estudio teniendo un diploma universitario, aunque si venimos de otros paises.
Queremos que nuestros hijos nacidos aqui en Italia tengan la ciudadania italiana.
METAMOS TODA NUESTRA FUERZA Y LUCHEMOS. SOLO DE ESTA MANERA NOS PODEMOS PARAR A LA FELICIDAD.
1° de Marzo 2010
h. 10:00 Protesta frente a la INPS, Via dell’Amba Aradam, 5
h. 17:00 Manifestacion, Piazza di Porta Maggiore
rap.noblogs.org
r.a.p@autistici.org
todos los martes ventanilla de informacion legal al Volturno ocupado, via Volturno 37 (Termini)
What if, for one day, the invisible workers, in the kitchens of restaurants, in the bars, in the stores, in the silence of the houses, would stop?
We all, living with precarious jobs, no contracts, no retirement plans; we, those who have a good school grade, but no one recognize it; we, those who are seen as a danger and an exploitable resource at the same time; we, the people who hear to say “today you don’t work, no money”. We, those who live blackmailed.
What if we all, at one point, would cross our arms?
The 1st of march will be a national mobilisation day, the first step towards a general strike, in which immigrants workers in this country should loud their voice.
Most of us cannot go on strike, because they work without a contract, they don’t have the permesso di soggiorno or they are afraid to lose their job. But this day of action could be the time to tell everybody that we exist.
Do not go to work, do not buy anything, organize yourself in the neighbourhood you are living in.
We don’t think that precarious jobs are done only by immigrants workers: in Italy there are thousands of workers, Italian or foreigners, that are exploited in several ways; paid 3,50 euro per hour; without any kind of contract; risking to works until 12 hours a day and losing an arm or even their life.
We think that we should stop allowing to be considered as goods. Each one of us.
For all these reasons we have to struggle together in order to make this government recognize our rights as citizens; we want our work and school degree recognized. We want our children, born in Italy, to receive the Italian nationality.
Put all your force and struggle! Trough this way we can reach happiness.
1ST MARCH 2010
10 am action in front of INPS, for retirement grants, Via dell’Amba Aradam, 5 (San Giovanni)
5 pm Demo “A day without immigrants”, Piazza di Porta Maggiore
rap.noblogs.org
r.a.p@autistici.org
Each Tuesday free legal assistance at Volturno Occupato, Via Volturno 37 (Termini station)
Posted: Febbraio 22nd, 2010 under iniziative/incontri.